Cesare Fullone

Vive a Milano, dove ha conseguito il diploma in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera.

Pensa che l’arte sia un linguaggio inquieto, perennemente in tensione, una modalità poetica e etica di vedere e interpretare la realtà. “Stati di Pericolo”: catene e fili spinati, polveri di metalli e punzoni e chiodi, e ancora, pittura mimetica e radiografie e “Acidi”. Sceglie icone potenti, corpi esploratati come paesaggi, e mondi e oggetti modificati. Opere che contemporaneamente attraggono e turbano: immagini ipnotiche dalle quali non si riesce a distogliere lo sguardo. Del 2009 Fullone l’installazione “Dal Creato al Ri-creato” in cui, appare una natura primordiale, rappresentata in bianco e nero, con un grafismo semplice e preciso, una natura intricata, incomprensibile e incontaminata, una natura che segue leggi misteriose.

Foto, video, manifesti, riviste, Cesare Fullone produce e attiva immaginari, l'evasione dall'assegnazione di un io, la frattura dalle pareti rocciose della riconoscibilità.

Tra le sue mostre personali: "Sulla rotta degli Spraysages”, Roma- "Stato di pericolo", Genova- "Schieramenti",Torino- "Insonnia", Milano- "Paesaggi umani", Zagabria- "Boxeur", Milano- “Dal Creato al Ri-creato”, Milano

Molte le sue partecipazioni a mostre collettiva, tra le quali: la sezione Aperto della Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma, al Mart di Trento e Rovereto, al Padiglione di Arte Contemporanea di Milano, a Pitti Immagine, Stazione Leopolda, Firenze, al Museo di Arte Contemporanea di Zagabria.

Hanno scritto delle sue opere:

Francesca Alfano Miglietti, Renato Barilli, Matteo Bergamini, Franco Bolelli, Achille Bonito Oliva, Antonio Caronia, Manuela De Cecco, Edoardo Di Mauro, Giacinto Di Pietrantonio, Roberto Daolio, Lucrezia De Domizio Durini, Gillo Dorfles, Silvia Evangelisti, Carlo Falciani, Elisabetta Longari, Teresa Macrì, Filiberto Menna, Marco Meneguzzo, Sabrina Mezzaqui, Luis Francisco Perez, Roberto Pinto, Gabriele Perretta, Mimmo Rotella, Lea Vergine, Angela Vettese, e altri.